EPISTEMOLOGIE DEGLI ARMADI:

NUOVE PRESTAZIONI PUBBLICHE E TATTICHE EVASIVE NELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

Autori

Abstract

L'articolo recensisce The Epistemology of the Closet (Eve Sedgwick, 1990) per riflettere sulla sua attualità e sui suoi limiti. Localizzando la costruzione di questa immagine nell'esperienza di gay, cis e bianchi, mette in discussione il senso comune che rafforza (i gay che aprono e chiudono le loro vite private), scopre che i nuovi soggetti trans e queer richiedono di pensare in modo plurale le epistemologie degli armadi, in quanto vi sono esperienze sconsiderate che destabilizzano le nozioni di segretezza/rivelazione o spazio privato/pubblico. Suggerisce che i cysheterosessuali possiedono i loro armadi e alimentano le immagini dell'armadio gay come "capro espiatorio". Riflette sulle trasformazioni nell'armadio, dalla denuncia giornalistica e giudiziaria, analizzata da Sedgwick, alla rappresentazione del bacio nelle soap opera e all'uso di app per il trucco. L'obiettivo è interrogarsi su come sono state ridefinite le esperienze LGBTQIA+, portando nuove prospettive sulle impasse politiche nella lotta per i diritti.

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Biografia autore

  • Evandro Charles Piza Duarte, Universidade Nacional de Brasília

    Doutorado em Direito pela Universidade Nacional de Brasília (UnB), Mestrado em Direito pela UFSC (1998) e Graduação em Direito pela Universidade Federal de Santa Catarina (1993).

Pubblicato

2021-11-30