'NAMING THE BOIS':

IL DIBATTITO SUI FONDAMENTI DEI DIRITTI UMANI ALLA LUCE DELLA SENTENZA DI AZIONE DIRETTA DI INCOSTITUZIONALITÀ N. 4,983 DA PARTE DELLA STF

Abstract

Questo articolo analizza la decisione STF che ha dichiarato incostituzionale alei cearense nº 15.299 / 2013, che regolava il vaquejada come pratica sportiva e culturale. A tal fine, dopo aver contestualizzato la pratica della vaquejada e le sue sfumature culturali, politiche ed economiche, verranno affrontate le prospettive universalistiche e relativistiche delle teorie sui fondamenti dei diritti. Da ciò, con il conseguente superamento del manicheismo universale / locale, si adotta un'ermeneutica plurale, che consente di giungere ad una concezione ispirata al dialogo tra pratiche culturali diverse che compongono una visione complessa non egemonica dei diritti umani. Ciò detto, si sostiene che in merito alla sentenza in questione sarebbe possibile scommettere su un dialogo di adattamento tra la realizzazione della vaquejada e la tutela del diritto all'ambiente (fauna), poiché la pratica non implica ipso fatono che soffre l'animale. Partendo da un'analisi metodologica dialettica e dialogica, con l'esplorazione delle risorse bibliografiche, l'obiettivo è quello di ricercare i fondamenti alla base dei concetti in discussione nel caso di cui sopra. Parole chiave: Vaquejada; Diritti umani; Universalismo; Interculturalità; Multiculturalismo.