DUE SECOLI DI COSTITUZIONALISMO IN AMERICA LATINA

UN'ANALISI DIACRONICA TRA COSTITUZIONALISMO DEL XXI SECOLO E NUOVO COSTITUZIONALISMO LATINO AMERICANO

Abstract

Lo scopo di questo lavoro è analizzare come gli ultimi cambiamenti costituzionali avvenuti nei paesi latinoamericani rompano con il pensiero giuridico-costituzionale di origine europea e il rispettivo modello di stato liberale, ereditato dalle metropoli quando erano indipendenti. Seguendo l'esempio delle Costituzioni del Venezuela (1999), Ecuador (2008) e Bolivia (2009), che, tenendo conto delle rivendicazioni di etnie storicamente oppresse ed escluse dalla partecipazione politica - attiva e passiva - dal modello statale di matrice, propongono la rifondazione dello Stato, attraverso un modello plurinazionale, in cui si riconosce la diversità etnica e culturale-identitaria dei popoli latinoamericani. Il superamento di un apparato politico-giuridico forgiato dalla modernità europea e, quindi, del tutto estraneo all'esperienza del popolo latinoamericano, si presenta come un passo decisivo verso l'effettivo riconoscimento e inclusione di gruppi deliberatamente ignari delle precedenti Carte costituzionali di un matrice liberale, a partire da queste trasformazioni politico-legali, sembrano favorire l'estinzione di un quadro tradizionale di disuguaglianza nella partecipazione al processo decisionale democratico e anche nell'ordinamento giuridico, fino ad allora monopolio dello 'Stato'. Per attuare questo approccio verrà ricostruito il modello statalista politico-giuridico di origine europea, attraverso l'analisi delle precedenti Costituzioni e delle rispettive dottrine costituzionali, per poi opporsi al nuovo modello di Stato plurinazionale, ormai endogeno, derivante dal latino Realtà fattuale americana. Si intende, quindi, verificare in che misura questo nuovo modello, come teorizzazione, rompa con il modello statalista e monoculturale forgiato dalla modernità europea e, quindi, si presenti come un'alternativa al pensiero giuridico “tradizionale” riferito.