FENOMENOLOGIA DEL PARLARE D’AMORE

Auteurs-es

  • Susan Petrilli

DOI :

https://doi.org/10.22409/revistaleph.v0i25.39127

Résumé

Riassunto
L’amore in quanto rivolto ad un “unico al mondo” è sempre unico.
Ma l’amore è unico anche nel senso che le varie suddivisioni,
come quella tra Agape e Eros, amore filiale, materno, passionale,
di amicizia, coniugale, sono suddivisione che non toccano l’unità e
l’unicità dell’amore. A dividere è la lingua, l’ordine del discorso. Le
denominazioni ufficiali dell’amore sono collegate con la categoria
dell’identità. E ogni volta che un’identità viene assunta, più di una
alterità viene sacrificata, propria e altrui. I vari nomi dell’amore, le
varie sue identità, sono altrettanti sacrifici dell’alterità. La possibilità
di sottrarsi alla lingua avviene quando la scrittura non è semplice
trascrizione, scrittura di scrivente, ma è scrittura di scrittore. Sia la
scrittura sia l’innamorato subiscono la grazie dell’amore, e l’amore è
sempre fuori ruolo.

Parole chiave: Amore, alterità, corpo, ordine del discorso, scrittura,
unicità

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Publié-e

2016-05-31

Comment citer

Petrilli, S. (2016). FENOMENOLOGIA DEL PARLARE D’AMORE. RevistAleph, (25). https://doi.org/10.22409/revistaleph.v0i25.39127

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